Destini infranti: la terribile vicenda di Lavinia Limido e il coraggio della famiglia dinanzi alla violenza.

Marta Criscuolo, con voce ferma ma carica di dolore, racconta la terribile vicenda che ha coinvolto sua figlia Lavinia Limido e il nipotino, avvenuta il 2 luglio scorso. In fuga da un ex marito violento e ossessionato, la giovane donna è stata costretta a nascondersi lontano dalla propria provincia, cercando di sfuggire a un destino tragico. Il coraggio e la determinazione di Lavinia nel proteggere seeacute; stessa e il piccolo hanno trovato un alleato prezioso in suo padre, che ha sempre difeso la famiglia con forza e amore.L’aggressore, Marco Manfrinati, ex avvocato cinquantenne, aveva già mostrato segni di pericolosità con atti persecutori nei confronti della ex moglie e della suocera. Le denunce presentate dalla famiglia Limido contro di lui erano numerose, compresa una per stalking a Varese che sarebbe stata discussa in udienza il mese successivo. Gli atti vandalici contro le proprietà della famiglia e le minacce rivolte alla loro incolumità erano solo la punta dell’iceberg di una violenza psicologica che si è trasformata in tragedia.La madre di Lavinia sottolinea come Manfrinati abbia seminato terrore nella loro vita da oltre un anno, culminando nell’atroce attacco che ha portato alla morte del marito Fabio Limido. Non contento di aver ferito gravemente la figlia e ucciso il genero, l’uomo si è reso protagonista anche di insulti e provocazioni nei confronti della famiglia distrutta dal dolore.La situazione era così grave che persino le autorità avevano sottovalutato il reale pericolo rappresentato da Manfrinati, basandosi su valutazioni psichiatriche superficiali che lo ritenevano socialmente integrato. La verità è emersa troppo tardi: un uomo instabile e violento ha portato distruzione e morte in una tranquilla cittadina dove ora regna solo lo sgomento e il rimpianto per non aver agito prima.