18 luglio 2024 – 20:45
Luigi Crisafi, veterano presidente dell’associazione Boulajour della Val Sangone da oltre trent’anni, si trova ad affrontare un dilemma insolito: tre chili e mezzo di funghi raccolti con orgoglio ma destinati a restare inutilizzati. La mancanza di fondi da parte dell’Unione dei Comuni per assumere un micologo che possa certificarne la commestibilità ha gettato un’ombra sulle prospettive di vendita dei prelibati funghi. La stagione proficua, favorita dalle abbondanti piogge degli ultimi mesi, ha contribuito a creare un surplus inaspettato di raccolto.Il problema è emerso due anni fa, quando il micologo dell’Unione è andato in pensione lasciando un vuoto difficile da colmare. Nonostante le sfide incontrate, Crisafi non si arrende e continua a raccogliere quasi tre chili di funghi ogni giorno, con un valore di mercato che si attesta intorno ai 35 euro al chilo. Tuttavia, la mancanza di controllo micologico certificato impedisce la commercializzazione dei prodotti raccolti.I boulajour valsangonesi hanno la possibilità di sottoporre gratuitamente i loro funghi al Centro Controllo Micologico dell’Asl To3, situato a Rivoli e Pinerolo. Tuttavia, il disagio logistico rappresenta una barriera per coloro che devono recarsi quotidianamente presso tali uffici per ottenere l’autorizzazione alla vendita dei propri prodotti.La situazione mette in luce la necessità di trovare una soluzione urgente per supportare i piccoli produttori locali e garantire la sicurezza alimentare dei consumatori. Crisafi spera che presto si possa risolvere questa complicata situazione affinché i deliziosi funghi raccolti possano finalmente arrivare sulle tavole delle famiglie della Val Sangone.