24 ottobre 2024 – 11:14
Nel cuore del Ministero della Cultura si è consumato un confronto epico, dove giungono, in mezzo a polemiche e indiscrezioni, le dimissioni di Francesco Spano, capo di gabinetto di Alessandro Giuli. Dopo lo scandalo Boccia-gate, questa è un’altra tegola che si abbatte sul governo Meloni, anche se la premier si tiene a distanza dagli eventi: “Non ho avuto contatti con Giuli né al momento della sua nomina né quando Spano ha rassegnato le dimissioni”, afferma la presidente del Consiglio sottolineando: “In generale non mi sono occupata di questo caso”, specifica. Si limita a osservare: “Seguo ciò che viene riportato dai giornali riguardo alla nomina di questa persona”, ma aggiunge: “C’è stata una certa polemica, da Fratelli d’Italia mi hanno fatto presente il nervosismo per questa scelta”. Tuttavia, a meno di dieci giorni dalla nomina, Spano – già braccio destro di Giuli durante il suo mandato al Maxxi – fortemente voluto dal ministro come collaboratore anche al Collegio Romano, getta la spugna e rinuncia all’incarico. Pare essere vittima di “attacchi personali spiacevoli” che gli impediscono di “mantenere la serenità mentale necessaria” per continuare l’attività; così scrive nella lettera di dimissioni indirizzata al ministro ringraziandolo “per la fiducia e il supporto dimostratomi senza esitazioni”. Un sostegno che Giuli ribadisce con vigore. “Esprimo tutta la mia solidarietà per il clima distorto in cui è coinvolto in queste circostanze” dichiara il responsabile del Collegio Romano commentando le dimissioni suscitate dalle anticipazioni della prima puntata di Report programmata per domenica prossima. Il programma mostrerà i risultati dell’inchiesta condotta da Giorgio Mottola che ha portato alla luce un significativo conflitto d’interessi all’interno della Fondazione Maxxi. E cioè che “mentre Francesco Spano ricopriva la carica di segretario generale del Museo, il suo compagno Marco Carnabuci operava come consulente legale del Maxxi assumendo il ruolo di responsabile dei dati personali”.