Disordini e proteste nel carcere di Torino: sindacato denuncia situazione critica.

Date:

19 luglio 2024 – 11:45

Ancora una volta si registrano disordini all’interno del carcere di Torino. Da sette giorni ormai, il caos regna sovrano, denuncia con fermezza il sindacato della polizia penitenziaria Osapp, descrivendo una situazione che si è notevolmente deteriorata. Le Vallette sono completamente fuori controllo e sotto il dominio dei detenuti. Si fa riferimento alla protesta avvenuta ieri sera, quando nel padiglione C, ben 270 detenuti su un totale di 430 presenti hanno rifiutato di rientrare nelle rispettive sezioni, rimanendo nei cortili fino alle 18. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che anche i restanti detenuti delle altre sezioni hanno preso parte alla protesta, affermando che fosse pacifica.Le condizioni di degrado all’interno della struttura carceraria sono state oggetto di ripetute proteste, culminate nella manifestazione di ieri sera contro la struttura vecchia e fatiscente, come definita persino dalla garante dei detenuti Monica Gallo. I detenuti lamentano anche la lentezza burocratica delle procure e della magistratura di sorveglianza e chiedono di poter discutere con il garante nazionale, i rappresentanti del governo e un membro del Tribunale di Sorveglianza.Per cercare di gestire una situazione al limite del sopportabile, tutto il personale della polizia penitenziaria è stato costretto a rimanere in servizio sul posto per oltre dieci ore consecutive. Il sindacato Osapp insiste nuovamente affinché il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenga urgentemente: “Da tempo segnaliamo le gravi criticità del carcere di Torino e degli altri istituti penitenziari italiani; giorno dopo giorno la situazione si aggrava sempre più, mettendo a rischio l’incolumità fisica di tutti”, dichiara il segretario generale Leo Beneduci. Si sollecita quindi il ministro Nordio ad adottare interventi immediati ed efficaci poiché le carceri sono diventate vere bolge infernali dove la criminalità organizzata impera e i detenuti fanno da padroni. Si ribadisce inoltre l’urgente appello alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni affinché dichiari lo stato d’emergenza delle carceri in quanto il sistema penitenziario versa in uno stato completo di disfacimento.

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