07 gennaio 2025 – 20:20
Il Ministero dell’Agricoltura ha definito un innovativo modello di sviluppo per il settore agroalimentare, che coinvolge Comuni, enti, associazioni e aziende agricole di un territorio omogeneo con l’obiettivo di promuoverne la crescita sostenibile. Questi Distretti agiscono in modo integrato per valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari, contribuendo anche alla tutela del paesaggio rurale piemontese. Grazie a questa iniziativa, vengono coinvolti diversi attori del territorio, dalla filiera produttiva all’offerta turistica e culturale locale. Un focus particolare è posto sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente, con misure mirate a ridurre gli impatti negativi delle produzioni, a limitare gli sprechi e a preservare il territorio.Attualmente la Regione Piemonte ha riconosciuto dieci Distretti di questo tipo, di cui quattro situati nella provincia di Cuneo. Due Distretti del Cibo “made in Granda” hanno ottenuto finanziamenti per i loro progetti grazie al bando nazionale del Ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare. Queste iniziative rappresentano un importante passo verso una gestione più sostenibile delle risorse agricole e alimentari, favorendo lo sviluppo economico e sociale dei territori coinvolti. La collaborazione tra diverse realtà locali permette di creare sinergie positive che beneficiano l’intera comunità, promuovendo al contempo la valorizzazione delle tradizioni culinarie e culturali della regione piemontese.In un contesto sempre più orientato verso pratiche agricole eco-sostenibili e rispettose dell’ambiente, i Distretti agroalimentari si pongono come modelli virtuosi di sviluppo locale basati su principi di solidarietà, qualità e valorizzazione del patrimonio territoriale. Grazie a queste iniziative innovative, il Piemonte si conferma come una regione all’avanguardia nel promuovere un sistema alimentare più equo ed ecologicamente responsabile.