12 febbraio 2025 – 11:45
Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Ivrea Andrea Cavoti, Kevin Stephane Crochon ha affrontato con determinazione e risolutezza le domande riguardanti gli eventi drammatici svoltisi a Settimo Rottaro. Il fermo convalidato per i fatti avvenuti giovedì scorso presso l’area di servizio Viverone Sud lungo la bretella autostradale Ivrea-Santhi ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Il cittadino francese, ancora ricoverato in ospedale a causa delle ferite inflitte da un proiettile sparato dalla pistola di un agente di polizia, ha dimostrato coraggio nel fornire la propria versione dei fatti.Assistito dall’avvocato Marina Spandre, Crochon ha risposto alle domande del giudice con una certa confusione dovuta probabilmente allo shock post traumatico subito durante l’incidente. La dinamica precisa dell’accaduto lungo la bretella autostradale rimane ancora avvolta nel mistero, lasciando spazio a interpretazioni e ipotesi che dovranno essere chiarite attraverso ulteriori indagini.Nonostante le circostanze tragiche, emerge la volontà del cittadino francese di raggiungere Genova come obiettivo del suo viaggio. La violenza inaspettata che si è scatenata durante lo scontro con le forze dell’ordine ha causato ferite anche all’altro agente coinvolto, colpito da un proiettile di rimbalzo in un momento di estrema tensione.Al momento, i due agenti della polizia stradale non sono oggetto di indagine, poiché sembra che abbiano agito nell’ambito delle loro funzioni per garantire la sicurezza pubblica. Resta comunque aperta la questione sulla legittimità e proporzionalità dell’uso della forza in situazioni critiche come quella verificatasi lungo la bretella autostradale. La vicenda continua ad alimentare dibattiti e riflessioni sull’importanza della gestione delle emergenze e sulla necessità di garantire il rispetto dei diritti fondamentali anche nei momenti più drammatici e concitati della vita quotidiana.
