Due sentenze di assoluzione per i prelievi di acqua nel lago di Lod, confermano la sostenibilità delle pratiche.

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29 gennaio 2024 – 14:39

Al termine dell’udienza predibattimentale relativa all’inchiesta per presunti prelievi d’acqua non autorizzati nel lago di Lod a Chamois, il giudice di Aosta Maurizio D’Abrusco ha pronunciato un verdetto inaspettato. L’ex presidente del Consorzio di miglioramento fondiario Renato Rigollet e Daniele Herin, responsabile operativo, sono stati assolti dalle accuse che pendevano su di loro. Una decisione che ha lasciato tutti sorpresi.Tuttavia, la situazione si è complicata per il sindaco di Chamois, Lorenzo Mario Pucci, che è stato rinviato a giudizio. Il processo avrà inizio il 5 luglio e potrebbe portare conseguenze significative per il suo futuro politico.Le ipotesi di reato erano gravi: furto d’acqua, deturpamento di bellezze naturali e intervento non autorizzato su bene paesaggistico. Tutti gli imputati hanno respinto fermamente le accuse mosse loro.Durante l’udienza, il pm ha chiesto l’assoluzione per Rigollet e una condanna a un anno per Herin. L’avvocato del responsabile operativo della Cervino Spa, Corrado Bellora, si è mostrato estremamente soddisfatto del verdetto. Fin dall’inizio delle indagini, aveva sostenuto l’estraneità ai fatti del suo assistito e della società stessa.Il processo si è aperto con una richiesta insolita: Legambiente ha chiesto di costituirsi parte civile nel caso. Nonostante le obiezioni delle difese, il giudice ha ammesso la richiesta dell’organizzazione ambientalista. Questo potrebbe portare un nuovo elemento di discussione nel procedimento.Secondo gli inquirenti, l’acqua del lago veniva utilizzata dalla Cervino Spa per scopi di innevamento artificiale, senza avere le necessarie concessioni. Le indagini sono state avviate grazie a una segnalazione di Legambiente e di un comitato civico di Chamois che avevano ipotizzato irregolarità nei prelievi d’acqua.Dagli accertamenti è emersa una situazione allarmante: una grave carenza di acqua dalla stagione invernale 2021-2022, almeno fino all’estate del 2022. Questo dato conferma le preoccupazioni sollevate dalle segnalazioni e rende ancora più rilevanti le accuse mosse contro i responsabili.Il processo si prospetta lungo e complesso, con molte questioni da affrontare. Sarà interessante vedere come si svilupperanno gli eventi e quale sarà il verdetto finale. Nel frattempo, l’attenzione dell’opinione pubblica rimane concentrata su questa vicenda che coinvolge un importante patrimonio naturale della regione.

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