La memoria storica è un’imperativa necessità per rinsaldare l’identità nazionale: oggi, in piazza Sant’Alessandro, si è svolta la cerimonia per commemorare gli 335 morti dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Camera Lorenzo Fontana hanno partecipato alla commemorazione, unico momento pubblico che, in Italia, è ancora riservato a questa figura storica. L’evento si è tenuto nel luogo dove vennero sepolte le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 ebrei, soldati tedeschi e un italiano sono morti lì il 24 marzo 1944.La cerimonia di ieri sera, organizzata dal Ministero della difesa, è stata un omaggio ai 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Al termine del corteo funebre che ha raggiunto il mausoleo in via Ardeatina, sono stati pronunciati i discorsi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Camera Lorenzo Fontana.La commemorazione delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è stata un momento importante per la città di Roma. La cerimonia si è svolta nel luogo dove vennero sepolte le vittime, tra cui ebrei, soldati tedeschi e un italiano.La commemorazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è stata l’occasione per riflettere sulla storia italiana. Il presidente della Repubblica ha affermato che la memoria storica è un’imperativa necessità per rinsaldare l’identità nazionale.Nella cerimonia, erano presenti il ministro della Difesa Guido Crosetto, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e molti altri rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private di Roma.
Eccidio delle Fosse Ardeatine: identità nazionale e memoria storica
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