Ecco come la Procura generale si è espressa sulla vicenda Calderone: nessun reato

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La Procura generale della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma ha avviato un’istruttoria, attualmente non coinvolgente indagati né ipotesi di reato concreto, a seguito dell’esposizione presentata da Saverio Regasto, professore ordinario in diritto pubblico comparato della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Luigi Bocconi” e il Collegio universitario di San Giorgio – Link Campus University a Roma. L’esponente ha richiesto alle autorità inquirenti, allegando una serie di articoli di stampa provenienti da quotidiani online e cartacei, l’accertamento se i titoli di studio conseguiti dalla ministra Calderone nel 2012 presso la Facoltà di economia dell’Università degli Studi “Luigi Bocconi” (nonché facoltà di giurisprudenza del Collegio universitario San Giorgio) e nuovamente nel 2016 presso il Collegio universitario a Roma, nonché il conseguimento della laurea magistrale in “scienze politiche”, presso lo stesso Collegio universitario di Roma potrebbero essere riconducibili ad irregolarità, configurando eventualmente comportamenti reati.La ministra del Lavoro ha replicato con una nota: “Prendo atto con grande soddisfazione quanto comunicatomi dal mio legale (Cesare Placanica), ossia della determinazione assunta dalla Procura generale della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, in riferimento all’esposto presentato nei miei confronti circa il mio percorso accademico. La procura generale ha comunicato l’inesistenza di qualsiasi ipotesi del reato, confermando che non sono state iscritte alcune persone nel registro delle notizie di reato.Tali affermazioni hanno una profonda rilevanza giuridica, considerando la loro natura accusatoria. Per me, dopo tale autorevole avallo condiviso dal mio legale, la vicenda si chiude qui”. A fronte della notizia fornita da Placanica, afferma il legale Calderone “ho un dovere, quello di procedere nei confronti dei responsabili del malevolo allarme sollevato, per quanto riguarda i reati di diffamazione e/o lesione alla mia reputazione personale”.

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