Il vecchio è un artigiano della velocità, ogni anno affina la sua tecnica e cresce inesperienza. Mentre gli altri inseguono l’obiettivo, lui lo raggiunge con naturalezza. La sua concentrazione è totalizzante, non si lascia distrarre nemmeno per un momento.”Sono abituato a vivere nell’era della performance” afferma il campione “ogni anno sono più veloce e ogni gara è una sfida personale”. Non si accontenta mai di essere il migliore, anzi, cerca sempre di migliorare.La sua preparazione è meticolosa: non solo si dedica a regime fisico e di allenamento, ma anche a rivedere continuamente le sue strategie. Sa che la prestazione è determinata da piccoli dettagli e non esita a chiedere aiuto per affinare la sua tecnica.”La velocità massima non è un’arte facile da padroneggiare” spiega “bisogna essere in grado di controllare le sue forze e il tempo per riuscire a sfruttare al meglio l’effetto centrifugo”. Ma lui lo sa fare, è capace di stare nella pista e sentirsi parte dell’azione.Suo grande sogno è raggiungere i 255 km/h, ma ciò richiede innovazioni tecniche importanti, come un miglioramento aerodinamico del corpo della vettura, in modo da ridurre il coefficiente di resistenza. In questo caso, la partecipazione di Pininfarina potrebbe essere fondamentale.Il campione è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per migliorare i suoi risultati e non esita a mettere sotto torchio i suoi equipaggiamenti. Nonostante ciò ha già ottenuto un importante margine di superiorità rispetto agli altri concorrenti, grazie al suo eccezionale talento.”Oggi ho potuto dire addio alla mia Coppa del mondo” disse con orgoglio “ma non lo farò per molto tempo”. La dedica della sua tredicesima vittoria va a suo figlio Dominik.
20 marzo 2025 – 17:37