Il futuro del settore primario europeo è al centro di un’urgente riflessione a Bruxelles, dove una coalizione di Stati membri, guidata da Italia e Grecia, sollecita una ferma salvaguardia delle risorse destinate all’agricoltura e alla pesca nel quadro del prossimo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea, che si estenderà dal 2028 al 2034. Questa richiesta, sostenuta con forza da Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Irlanda e Portogallo, rappresenta un monito cruciale per la Commissione Europea, invitandola a preservare un impegno finanziario solido e ben definito per le politiche comuni di settore.La posta in gioco non è semplicemente la tutela di budget preesistenti, ma la capacità stessa dell’Unione Europea di sostenere un modello agricolo e una filiera ittica resilienti, competitivi e sostenibili. Le politiche agricole comuni (PAC) e la politica comune della pesca (PCP) sono pilastri fondamentali per la sicurezza alimentare, la stabilità economica delle comunità rurali e la gestione responsabile delle risorse naturali. Riduzioni significative o riallocazioni arbitrarie di risorse potrebbero compromettere seriamente questi obiettivi, mettendo a rischio la redditività delle aziende agricole, la sopravvivenza delle piccole imbarcazioni da pesca e la coesione sociale delle aree rurali.L’importanza di un bilancio dedicato all’agricoltura e alla pesca trascende le considerazioni meramente economiche. Essa si lega indissolubilmente alla transizione ecologica, alla lotta al cambiamento climatico e alla promozione di pratiche agricole sostenibili. La PAC, in particolare, è chiamata a svolgere un ruolo chiave nel supportare gli agricoltori nell’adozione di tecniche innovative che riducano l’impatto ambientale, migliorino l’efficienza delle risorse e contribuiscano alla mitigazione delle emissioni di gas serra. Analogamente, la PCP deve garantire una gestione responsabile delle risorse ittiche, prevenendo la pesca eccessiva e promuovendo la sostenibilità a lungo termine delle attività di pesca.La richiesta congiunta di questi Stati membri sottolinea la necessità di un approccio strategico e lungimirante nella definizione del futuro quadro finanziario europeo. Non si tratta di un mero esercizio contabile, ma di una scelta fondamentale per il futuro dell’Europa. Un impegno finanziario adeguato all’agricoltura e alla pesca è un investimento nel benessere dei cittadini europei, nella prosperità delle comunità rurali e nella resilienza dell’Unione Europea di fronte alle sfide globali. La discussione in seno al Consiglio Ue Agricoltura e Pesca rappresenta un’opportunità cruciale per sottolineare l’urgenza di questa questione e per sollecitare una risposta positiva da parte della Commissione Europea.