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martedì 28 Ottobre 2025

Comfort abitativo in crescita: Istat traccia un quadro positivo.

Nel corso del 2024, un’analisi approfondita dell’Istat rivela un quadro sostanzialmente positivo per quanto riguarda il comfort abitativo in Italia, con una progressiva estensione delle dotazioni per il riscaldamento.

Si registra infatti che il 99,4% delle famiglie residenti dispone di sistemi di riscaldamento, un dato significativo rispetto al 98,6% rilevato solo tre anni prima, nel 2021.

Questa crescita, sebbene apparentemente modesta in termini percentuali, testimonia un impegno continuo verso l’ottimizzazione del benessere domestico e la riduzione delle disuguaglianze territoriali.
La distribuzione geografica di questo miglioramento non è omogenea.
Mentre il Centro-Nord vanta una copertura virtualmente totale (99,7%), il Mezzogiorno rimane l’anello debole, con l’1,7% delle famiglie ancora privo di sistemi di riscaldamento.
Questa differenza evidenzia persistenti criticità socio-economiche e infrastrutturali che richiedono interventi mirati per garantire a tutti i cittadini pari opportunità di accesso a condizioni abitative dignitose.

La tipologia di impianti di riscaldamento rivela una tendenza marcata verso l’autonomia.
Gli impianti individuali, sia centralizzati che autonomi, hanno raggiunto il 79,0% delle famiglie, segnando un incremento significativo rispetto al 72,2% del 2021.

Questo dato può essere interpretato come una risposta alla crescente domanda di controllo personalizzato sulla temperatura, unita a una maggiore consapevolezza dei costi energetici e alla diffusione di tecnologie più efficienti.

Al contrario, gli apparecchi singoli, sia fissi che portatili, e gli impianti centralizzati mostrano una diminuzione di popolarità, riflettendo probabilmente un cambiamento nelle preferenze dei consumatori e nell’evoluzione del mercato.
Parallelamente all’evoluzione del riscaldamento, si osserva un aumento della diffusione dei sistemi di condizionamento.
Il 56,0% delle famiglie italiane dispone ora di almeno un sistema per il controllo della temperatura estiva, un dato in crescita rispetto al 48,8% del 2021.

La combinazione di riscaldamento e raffrescamento, con sistemi capaci di gestire entrambe le funzioni, è diventata una priorità per il 40,4% delle famiglie, indicando una crescente attenzione alla versatilità e all’efficienza energetica complessiva.
L’aumento della diffusione degli impianti di condizionamento centralizzati o autonomi, unitamente all’uso di apparecchiature singole, suggerisce una risposta a ondate di calore sempre più intense e prolungate, un fenomeno esacerbato dai cambiamenti climatici globali.
L’analisi complessiva evidenzia, quindi, un progressivo miglioramento del comfort abitativo, sebbene persistano sfide significative, soprattutto nel Mezzogiorno, che richiedono politiche di inclusione e di sostegno mirate a colmare il divario territoriale e garantire un accesso equo a condizioni abitative adeguate e sostenibili.

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