Il quadro delle entrate tributarie erariali nel periodo gennaio-ottobre 2025, delineato dal Bollettino delle entrate del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rivela un andamento di crescita, seppur moderata, che testimonia la complessità del contesto economico e fiscale.
L’ammontare complessivo delle entrate accertate, calcolato secondo il principio della competenza giuridica, si attesta a 471,63 miliardi di euro, segnando un incremento di 9,34 miliardi di euro rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente.
Questo aumento, pari a un tasso del 2,0%, suggerisce una certa resilienza del sistema tributario, ma richiede un’analisi più approfondita per comprenderne le dinamiche sottostanti.
L’analisi disaggregata delle tipologie di imposte rivela un’evoluzione differenziata.
Le imposte dirette, che gravano direttamente sulla capacità contributiva dei contribuenti attraverso l’IRPEF, l’IRES e le imposte sugli immobili, si attestano a 266,22 miliardi di euro.
L’incremento, sebbene positivo, risulta contenuto a soli 940 milioni di euro, corrispondente a un modesto aumento dello 0,4%.
Questo dato potrebbe riflettere l’impatto di eventuali misure di alleggerimento fiscale, una crescita salariale non sufficiente a compensare l’inflazione o una generalizzata prudenza da parte dei contribuenti.
Al contrario, le imposte indirette, che colpiscono i consumi e i trasferimenti di beni e servizi (come l’IVA e le accise), mostrano una performance più robusta.
L’ammontare complessivo si eleva a 205,41 miliardi di euro, con un significativo incremento di 8,39 miliardi di euro, equivalente a un aumento del 4,3%.
Questo risultato potrebbe essere attribuibile a diversi fattori, tra cui l’aumento dei consumi interni, l’incremento dei prezzi dei beni e servizi, o una maggiore efficienza nella lotta all’evasione fiscale.
È importante sottolineare che un aumento delle imposte indirette, sebbene possa generare maggiori entrate a breve termine, può avere un impatto regressivo, gravando in modo sproporzionato sui redditi più bassi.
Considerando il mese di ottobre, le entrate totali si sono attestate a 44,68 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 2,2% rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente.
Sebbene questo dato sia in linea con l’andamento generale del periodo, una valutazione più accurata richiederebbe un’analisi dettagliata delle componenti specifiche e una comparazione con i dati di altri mesi per individuare eventuali trend significativi.
In conclusione, il quadro delle entrate tributarie erariali nel periodo gennaio-ottobre 2025 presenta un andamento complessivamente positivo, ma con differenze significative tra le diverse tipologie di imposte.
La crescita moderata delle imposte dirette e la performance più robusta delle imposte indirette sollevano interrogativi sulle dinamiche economiche e fiscali sottostanti e richiedono un monitoraggio costante per garantire la sostenibilità del sistema tributario e la sua equità.
Un’analisi più approfondita dovrebbe tenere conto anche dell’impatto di fattori esterni, come l’andamento dell’economia globale, le politiche monetarie e le misure di sostegno al reddito.





