L’incalzare dei cambiamenti climatici, manifestatisi con un’intensificazione e una frequenza crescente di ondate di calore e picchi termici estremi, sta configurando una problematica di salute pubblica e sicurezza sul lavoro di portata globale, che trascende i confini geografici tradizionalmente associati alle regioni equatoriali.
L’allarme, sollevato congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), non si limita a sottolineare l’emergenza climatica, ma ne evidenzia le ripercussioni dirette e sempre più diffuse sulla capacità lavorativa e sul benessere dei lavoratori in tutto il mondo.
Il fenomeno dello stress da calore, lungi dall’essere un rischio relegato alle zone tropicali, si sta estendendo progressivamente verso latitudini più elevate, colpendo settori economici cruciali come l’agricoltura, l’edilizia, i trasporti, e persino mansioni d’ufficio con adeguamento termico insufficiente.
L’impatto non è uniforme: i lavoratori esposti direttamente alle intemperie, i migranti, le persone con preesistenti condizioni di salute e i soggetti con minori risorse economiche sono particolarmente vulnerabili.
La questione non è semplicemente una questione di disconforto.
Lo stress da calore prolungato può portare a una serie di conseguenze negative sulla salute, tra cui esaurimento, colpi di calore, problemi cardiovascolari, compromissione della funzione renale, e un aumento del rischio di incidenti sul lavoro a causa della ridotta capacità di concentrazione e coordinazione.
A livello economico, la perdita di produttività e l’aumento dell’assenteismo legato a malattie correlate al calore comportano costi significativi per le aziende e per i sistemi sanitari.
Per affrontare questa sfida complessa, è necessario un approccio multidisciplinare che integri misure di adattamento e mitigazione.
L’adattamento implica l’implementazione di strategie per proteggere i lavoratori, come la modifica degli orari di lavoro, la fornitura di acqua potabile e riposo in ambienti climatizzati, e la progettazione di abbigliamento da lavoro appropriato.
La mitigazione, invece, richiede un impegno globale per ridurre le emissioni di gas serra e stabilizzare il clima.
È fondamentale, inoltre, promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi associati allo stress da calore e incoraggiare la ricerca di soluzioni innovative per proteggere i lavoratori.
Ciò include lo sviluppo di sistemi di monitoraggio precoce delle ondate di calore, l’implementazione di protocolli di risposta alle emergenze, e la formazione di personale qualificato in grado di gestire situazioni di stress da calore.
Un approccio proattivo e collaborativo, che coinvolga governi, datori di lavoro, sindacati e organizzazioni internazionali, è essenziale per garantire un futuro lavorativo sicuro e sostenibile in un clima che cambia.
La resilienza delle comunità e delle economie dipenderà, in larga misura, dalla capacità di adattarsi e di mitigare gli effetti del crescente stress da calore.