Domani, alle ore 11, presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), si terrà una cruciale riunione in presenza che vedrà confrontarsi il Ministero, la Regione Puglia e le amministrazioni locali coinvolte nel delicato processo di riqualificazione dell’area ex Ilva.
A partecipare, i rappresentanti dei Comuni di Taranto e Statte, unitamente alla Provincia di Taranto, in un tavolo di lavoro volto a definire e affinare l’accordo interistituzionale di programma, linfa vitale per il futuro del sito industriale.
L’incontro rappresenta una tappa fondamentale in un percorso complesso, caratterizzato da sfide ambientali, economiche e sociali di portata nazionale.
L’accordo, infatti, non si limita a delineare interventi di bonifica, ma progetta una visione strategica per la rinascita dell’area, puntando a riconvertire il patrimonio industriale in un polo produttivo sostenibile e innovativo.
Il pomeriggio sarà dedicato a consultazioni essenziali con le parti sociali.
Alle ore 14, il Ministro Adolfo Urso incontrerà i sindacati, per ascoltare le loro istanze e valutare proposte concrete volte a tutelare l’occupazione e garantire condizioni di lavoro dignitose durante la fase di transizione.
Sarà un momento cruciale per dialogare sulle strategie di formazione e riqualificazione professionale, necessarie per accompagnare i lavoratori verso nuove opportunità.
Successivamente, alle 15:30, il Ministro incontrerà in videoconferenza le associazioni datoriali dell’indotto siderurgico.
L’obiettivo è definire un quadro condiviso per lo sviluppo dell’indotto, stimolando investimenti, promuovendo l’innovazione tecnologica e favorendo la creazione di nuove imprese.
Si discuterà di incentivi, agevolazioni fiscali e misure di supporto per le piccole e medie imprese, veri motori della crescita economica locale.
Al centro delle discussioni, due temi prioritari: la decarbonizzazione del sito e la ripresa della produzione.
La decarbonizzazione, un imperativo categorico per l’industria siderurgica, richiederà investimenti significativi in tecnologie avanzate, come l’idrogeno verde e la cattura e stoccaggio del carbonio (CCS).
Parallelamente, la ripresa della produzione dovrà essere gestita in modo responsabile, con l’adozione di standard di sicurezza elevati e la graduale introduzione di nuovi prodotti e processi produttivi, orientati verso l’economia circolare e la sostenibilità ambientale.
L’auspicio è che, attraverso un confronto aperto e costruttivo, si possa giungere a un accordo solido e condiviso, capace di restituire all’area ex Ilva un futuro di prosperità e sviluppo sostenibile.