Il mito di Edipo ci ha consegnato un preciso insegnamento sulla natura del destino umano: nonostante le aspettative opposte e le pretese di controllo, la nostra esistenza è strettamente legata alla volontà degli dèi. La storia dell’eroe tebano rappresenta un capitolo fondamentale nella trattazione delle sorti che attendono gli individui, i quali non sono mai completamente padroni del proprio destino. Edipo re dei suoi tempi, ha saputo riconoscere la propria sconfitta nell’opporre resistenza alla sua natura predeterminata e si è piegato al volere degli dèi.Nel suo dramma finale a Colono, l’eroe appare come un uomo ormai completamente mutato: vecchio, povero e cieco. La sua decisione di fermarsi in quella terra sembra essere il tentativo ultimo di comprendere la verità sulla propria esistenza e su ciò che lo attende. Edipo vuole ascoltare le parole dell’Oracolo, sperando di trovare finalmente una sorta di pace interiore.La messinscena del “Colono” condotta da Robert Carsen si presenta come un ulteriore capitolo della continua ricerca di fedeltà e innovazione nella riproposizione dei classici nel teatro italiano. Al centro dell’attenzione, il ruolo di Edipo, interpretato da Roberto Festa. La scelta del regista di utilizzare una messinscena che evoca l’atmosfera della tragedia greca senza però risultare troppo antiquata, rappresenta un ulteriore tentativo di portare la lingua originale a contatto con le nuove generazioni. Il 60esimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa si apre con “Elettra” diretta da Roberto Andò che sarà in scena il prossimo 9 maggio.Il pubblico, insieme alla critica e ai professionisti del settore, è stato invitato a una conferenza stampa per scoprire i dettagli della nuova produzione. Tra le persone presenti, la delegata regionale Marina Valensise, l’attore Roberto Festa che impersonerà il ruolo dell’Elettra, e il nuovo soprintendente Daniele Pitteri.