Le elezioni in Tunisia rappresentano un momento cruciale per il futuro del paese, con quasi 10 milioni di cittadini chiamati a esprimere il loro voto per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Tra i tre candidati in lizza c’è il presidente uscente Kais Saied, considerato favorito e determinato a portare avanti la sua visione di una “guerra di liberazione e autodeterminazione” per instaurare una nuova Repubblica. Accanto a lui si presenta Zouhair Maghzaoui, ex membro della sinistra panaraba e leader del partito Echaab, e Ayachi Zammel, industriale dell’agroalimentare e capo del partito liberale Azimoun.L’attenzione è ora focalizzata sull’affluenza alle urne, spesso bassa durante le elezioni legislative degli ultimi anni, mentre la campagna elettorale ha suscitato scarso interesse tra la popolazione. L’Alta Autorità Indipendente per le elezioni ha annunciato che i risultati preliminari saranno resi noti entro il 9 ottobre.È importante sottolineare che sono stati vietati sondaggi ed exit poll per evitare influenze esterne sul processo elettorale. Inoltre, non vi è presenza di una missione elettorale dell’Unione europea, ma sono presenti quelle della Lega Araba, dell’Unione Africana e della Federazione Russa. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta delle preferenze al primo turno, è previsto un secondo turno per determinare il prossimo presidente della Tunisia.Queste elezioni rappresentano un banco di prova per la democrazia tunisina e potrebbero segnare una svolta importante nella storia del paese nordafricano. La partecipazione dei cittadini sarà fondamentale per garantire un processo democratico trasparente ed equo.
Elezioni cruciali in Tunisia: Saied favorito per una nuova Repubblica. Bassa affluenza alle urne preoccupa, attesa per i risultati entro il 9 ottobre. Sondaggi vietati e presenza di osservatori internazionali. Futuro democratico del paese in gioco.
Date: