Il 3 settembre 1944, nella suggestiva cornice di Valsavarenche, si tennero le prime elezioni libere, un evento straordinario che si svolse nonostante l’Italia fosse ancora oppressa dalla dittatura fascista. Gli abitanti di questa pittoresca località mostrarono un coraggio eccezionale e una grande responsabilità civica recandosi alle urne per eleggere la Giunta comunale che avrebbe dovuto amministrare l’intera vallata sotto il controllo della banda partigiana ‘Amilcare Crétier’. La situazione politica era tesa e pericolosa, con l’occupazione nazi-fascista che si faceva sempre più violenta, come dimostrato dal tragico attacco al presidio di Molère del 3 ottobre successivo, durante il quale persero la vita cinque partigiani e un civile innocente.La determinazione e la volontà di quei cittadini di riprendere in mano le redini del proprio destino erano evidenti, poiché cercavano libertà, democrazia e partecipazione attiva alla vita pubblica. Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel commemorare l’80º anniversario di quel momento storico fondamentale per la comunità locale, sottolineò l’importanza delle assemblee elettive come pilastro fondamentale della democrazia. È proprio all’interno di queste istanze democratiche che la varietà delle idee trova spazio per esprimersi liberamente.Oggi rivolgiamo il nostro pensiero a quei coraggiosi cittadini e partigiani che sfidarono il regime totalitario anticipando i valori della democrazia e dell’autonomia che oggi godiamo. La memoria di quegli eventi ci ricorda quanto sia importante difendere i principi democratici e continuare a promuovere una partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica della comunità.”
Elezioni libere a Valsavarenche: il coraggio dei cittadini contro la dittatura fascista
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