Uno degli emendamenti più recenti al decreto salva-casa, approvato durante l’esame della commissione Ambiente della Camera, introduce importanti novità per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione in condominio. Secondo la proposta, se si verificano abusi nel condominio sarà comunque possibile procedere con i lavori in un singolo appartamento e viceversa: se l’abuso è presente in un singolo appartamento, si potrà intervenire sulle parti comuni.In particolare, l’emendamento stabilisce che le difformità sulle parti comuni dell’edificio non influenzano la dimostrazione dello stato legittimo delle singole unità immobiliari, e viceversa. Questo principio si applica anche ai porticati, escludendo quelli gravati da diritti di uso pubblico o situati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche.La proposta prevede che il testo venga esaminato in una prossima seduta della commissione per essere poi portato all’attenzione dell’aula a Montecitorio il 17 luglio prossimo. Tra le altre novità introdotte c’è l’estensione dei tempi per la rimozione degli abusi edilizi: il termine per adempiere alle prescrizioni del comune passa da 3 mesi a 8 mesi. Inoltre, il termine può essere prorogato fino a duecentoquaranta giorni in casi eccezionali come necessità di salute dei residenti o gravi situazioni socio-economiche che rendono impossibile rispettare i tempi previsti.Queste modifiche mirano a semplificare e rendere più efficaci le procedure di riqualificazione e bonifica degli edifici, garantendo nel contempo il rispetto delle normative vigenti e tutelando sia gli interessi dei singoli proprietari che quelli della collettività.
“Emendamenti al decreto salva-casa: novità per riqualificazione condominiale”
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