Il 29 e il 30 giugno scorsi, un’alluvione ha colpito duramente la Valle d’Aosta, provocando danni stimati intorno ai 90 milioni di euro per la parte pubblica. Le località più colpite sono state Cervinia, nel comune di Valtournenche, e Cogne. Valerio Segor, capo della Protezione Civile regionale, ha reso noti questi dati preoccupanti. Oltre ai danni materiali, vanno considerati i costi delle evacuazioni effettuate in seguito all’emergenza: a Cogne, ad esempio, circa 1.800 persone sono state trasportate via in elicottero dopo che il torrente Grand Eyvia ha causato esondazioni che hanno isolato la zona.La stima complessiva dei danni è ancora in corso poiché bisogna valutare le perdite subite dalle attività produttive, dall’agricoltura al commercio. A Cervinia, il fango ha invaso numerosi magazzini di negozi del centro cittadino proprio nei giorni in cui erano pieni di merce in vista dell’inizio della stagione turistica estiva.Di fronte a questa situazione critica, la Regione Valle d’Aosta insieme al capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile ha formulato una richiesta ufficiale di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale al fine di ottenere gli aiuti necessari per affrontare l’emergenza. Questa decisione era stata concordata durante una visita precedente del capo del dipartimento nazionale Fabrizio Curcio nella regione.Le conseguenze dell’alluvione rimangono visibili e tangibili non solo in termini economici ma anche sociali e umani. È fondamentale agire con tempestività per garantire assistenza alle persone colpite e avviare rapidamente i lavori di ripristino delle infrastrutture danneggiate. La solidarietà e l’impegno comune saranno cruciali per superare questa difficile prova e ricostruire insieme un futuro migliore per la Valle d’Aosta e le sue comunità colpite dalla calamità naturale.
Emergenza alluvione in Valle d’Aosta: danni milionari e richiesta di aiuti nazionali
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