Emergenza carceri Piemonte: tensione e sovraffollamento, sindacati sollevano questione

Date:

08 luglio 2024 – 06:20

Nel cuore dei detenuti ammutinati che bivaccano nei corridoi, si respira un’aria densa di tensione e rivolta, mentre impediscono con determinazione di chiudere i cancelli dell’area di isolamento, assumendo il controllo di una parte significativa del carcere. Questa situazione ha spinto i sindacati della polizia penitenziaria a sollevare la questione presso il prefetto di Asti, Claudio Ventrice, che ha prontamente risposto alla loro richiesta d’incontro urgente per discutere delle condizioni critiche dell’istituto di alta sicurezza di Quarto. Nel frattempo, il senatore Ivan Scalfarotto ha sollevato la questione in sede parlamentare presentando un’interrogazione al ministro Nordio riguardante la situazione a Quarto.Oltre alle problematiche emerse a Quarto, si registrano carenze strutturali e organizzative anche in altre sedi penitenziarie. A Torino mancano comandanti o questi sono stati sostituiti da ispettori pur meritevoli ma non adeguati al ruolo. Ad Alba si contano sei ispettori e 12 soprintendenti in meno rispetto alla pianta organica prevista. La mancanza di educatori e mediatori è evidente, specialmente considerando il numero predominante di detenuti non madrelingua italiana.A Saluzzo, su 231 effettivi previsti dalla pianta organica, solo 190 sono attualmente operativi. A Asti, il numero di sottoufficiali è inferiore del 25% rispetto al personale previsto: 157 agenti contro le 186 unità necessarie. Il sovraffollamento carcerario rappresenta un ulteriore ostacolo da affrontare: ad Asti sono ospitati 267 detenuti invece dei 207 previsti; a Vercelli la situazione è ancora più critica con 323 detenuti reclusi contro i soli 230 posti disponibili.La gravità della situazione emerge anche dai dati sui suicidi nelle carceri piemontesi: già entro il 30 giugno si contano cinque casi, pari al totale registrato nell’intero anno precedente. È urgente intervenire per migliorare le condizioni dei detenuti e garantire un ambiente sicuro e dignitoso all’interno delle strutture penitenziarie della regione Piemonte.

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