23 settembre 2024 – 08:45
Le carceri torinesi sono teatro di disordini sempre più frequenti, dall’aggressione agli agenti al rinvenimento di cellulari all’interno delle celle. Il sindacato Osapp denuncia un’emergenza fuori controllo, mentre le istituzioni rimangono in silenzio. L’ultimo episodio riportato riguarda il ritrovamento di un cellulare funzionante con scheda SIM nella prigione minorile Ferrante Aporti. Un detenuto era riuscito a nascondere la scheda dopo un videocolloquio, ma il suo comportamento sospetto ha attirato l’attenzione del personale penitenziario che ha ispezionato la sua cella. All’interno del sifone del lavandino è stato scoperto un telefono nascosto accuratamente in un calzino e avvolto in mutande. Questo episodio conferma l’aumento della presenza di cellulari nelle carceri, utilizzati anche per coordinare proteste come quelle avvenute al Lorusso Cutugno e al carcere minorile. Le aggressioni agli agenti sono aumentate, con sette agenti feriti in una sola giornata dietro le sbarre, portando a 47 le aggressioni avvenute dall’inizio dell’anno e a 71 gli agenti contusi. Due poliziotti sono stati aggrediti mentre cercavano di calmare un detenuto che danneggiava telecamere, mentre altri cinque sono stati attaccati da un recluso durante un trasferimento, quattro dei quali sono stati morsi. Gli agenti hanno ricevuto fino a quattro giorni di prognosi dopo essere stati portati all’ospedale Maria Vittoria. La violenza e i disordini nelle carceri rappresentano una situazione critica che richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza degli operatori e dei detenuti all’interno delle strutture penitenziarie.
