29 dicembre 2024 – 16:20
Da diverse settimane, una situazione di grave disagio si è venuta a creare per oltre cinquemila pazienti diabetici nell’ASL To4, i quali non stanno più ricevendo i dispositivi elettronici essenziali per monitorare la glicemia, come il Flash FreeStyle Libre 2. Questo problema ha generato un’ondata di preoccupazione e frustrazione tra i pazienti affetti da questa patologia cronica. Il noto avvocato Enrico Scolari, uno dei malati colpiti da questa carenza, ha deciso di prendere posizione contro l’inerzia dell’azienda sanitaria locale, annunciando la sua intenzione di presentare un esposto presso la Procura di Ivrea. La mancanza di risposte adeguate da parte delle autorità sanitarie ha contribuito ad alimentare il crescente malcontento tra i pazienti e le loro famiglie.La nuova organizzazione regionale ha introdotto un cambiamento nella modalità di distribuzione dei dispositivi tramite le farmacie ospedaliere, tuttavia tale transizione non è stata gestita in modo efficace e i sensori necessari non stanno giungendo regolarmente ai destinatari finali. Non solo mancano i dispositivi per misurare la glicemia, ma si registrano anche gravi carenze riguardanti gli aghi per l’insulina, complicando ulteriormente la situazione e mettendo a rischio la salute dei pazienti.La protesta inizialmente silenziosa sta ora guadagnando sempre più consensi e adesioni da parte della comunità diabetica locale. Alcuni individui parlano apertamente di violazioni dei propri diritti fondamentali alla salute, mentre altri temono che l’interruzione della fornitura dei dispositivi possa compromettere in modo irreparabile il corretto svolgimento del loro piano terapeutico.In questo contesto critico, è fondamentale che le istituzioni competenti intervengano prontamente per risolvere questa emergenza sanitaria e garantire ai pazienti diabetici l’accesso continuativo ai dispositivi indispensabili per controllare la propria condizione clinica. La salute e il benessere delle persone affette da diabete devono essere considerati come priorità assoluta dalle autorità sanitarie locali al fine di evitare gravi conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti e sulle loro prospettive future.