Emergenza femminicidi in Argentina: ‘Ni una menos’ denuncia un omicidio ogni 35 ore

Nel panorama argentino attuale, a nove anni di distanza dalla prima protesta contro i femminicidi, emerge con preoccupante chiarezza la triste realtà che vede una donna perdere la vita ogni 35 ore. Questo allarme è stato lanciato dall’organizzazione femminista ‘Ni una menos’, impegnata nella lotta contro questa forma estrema di violenza di genere. La città di Buenos Aires è stata teatro di una nuova manifestazione che ha visto la partecipazione non solo di ‘Ni una menos’, ma anche di altre organizzazioni, ong, sindacati, deputati e senatori, tutti uniti nel chiedere giustizia e un’immediata azione da parte del governo guidato da Javier Milei.Secondo quanto riportato da un rapporto dell’Equipe latino-americana per la giustizia di genere (Ela), il governo ultraliberale di Milei ha tagliato del 33% i fondi destinati alle politiche volte a contrastare le disuguaglianze di genere. La protesta non si limita alla denuncia dei femminicidi, ma si estende alla richiesta di giustizia per il recente caso di ‘lesbicidio’ che ha scosso Buenos Aires, oltre a condannare la violenza economica perpetrata dal governo e gli atteggiamenti discriminatori legati alla deregulation e alle privatizzazioni proposte dalla cosiddetta ‘Legge base’.I dati raccolti dall’Osservatorio sui femminicidi gestito dall’associazione civile La casa del encuentro sono sconcertanti: solo nei primi cinque mesi dell’anno sono già state contate 127 vittime. Questo significa che in soli 152 giorni più di cento donne, lesbiche o persone transgender sono state uccise in nome di una violenza insensata e inaccettabile. È urgente agire per porre fine a questa spirale nefasta e garantire un futuro più sicuro e equo per tutte le persone colpite da queste tragedie.