Emergenza post-alluvione a Bardonecchia: il piano d’azione per la ricostruzione e la prevenzione

Date:

06 novembre 2024 – 00:45

Dopo l’evento alluvionale del rio Frjus nell’estate del 2023, la sindaca Chiara Rossetti si è trovata di fronte a una situazione di emergenza che ha richiesto un intervento tempestivo e coraggioso da parte dell’amministrazione comunale. Nonostante i due milioni di euro anticipati per far fronte alla crisi, i rimborsi promessi dallo Stato non sono ancora arrivati, mettendo a rischio la stabilità economica del territorio. La mancanza di fondi ha costretto il Comune a ridurre gli investimenti nei tradizionali eventi invernali che rappresentano un importante motore per l’economia turistica locale.In vista della stagione sciistica successiva alla devastante alluvione, la situazione è rimasta critica: nonostante i quattro milioni di euro stanziati per Bardonecchia dalla Protezione Civile, al Comune sono giunti solamente 174 mila euro. Questa disparità finanziaria ha creato notevoli problemi di cassa e ha reso necessario un piano d’azione rapido ed efficace per affrontare eventuali nuove emergenze.Il Comune ha dovuto investire ingenti risorse nella pulizia delle strade, nella riparazione dei ponti danneggiati e nella prevenzione di ulteriori calamità naturali. L’esperienza vissuta durante quei giorni difficili ha portato alla definizione di un piano d’emergenza che viene attivato ogni volta che viene emessa un’allerta meteo gialla o superiore. Grazie alla collaborazione con il Soccorso Alpino e le forze dell’ordine, sono state messe in atto misure preventive per monitorare da vicino i corsi d’acqua più pericolosi e proteggere la popolazione.Un sistema di allerta in tempo reale è stato implementato grazie ai finanziamenti della Regione e del Comune, con l’installazione di centraline per monitorare da vicino il rischio di frane o esondazioni nei punti critici dei fiumi. Questo sistema si è dimostrato efficace durante l’estate scorsa e sarà potenziato ulteriormente nel prossimo futuro.È inoltre emersa la necessità di ridisegnare l’imbocco del paese, dove si trova il commissariato gravemente colpito dall’alluvione. In collaborazione con la Regione e la Città Metropolitana, si è deciso di superare il vecchio progetto e costruire un nuovo ponte più adatto alle esigenze idrauliche della zona. Tuttavia, per realizzare questo intervento sono necessari oltre 15 milioni di euro che dovranno essere ottenuti attraverso una concertazione tra gli enti gestori delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Questo progetto ambizioso rappresenta una sfida importante ma necessaria per garantire la sicurezza e lo sviluppo sostenibile del territorio.

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