Emergenza sanitaria: piano d’azione contro la blue tongue in Valle d’Aosta

Date:

08 ottobre 2024 – 14:01

L’emergenza sanitaria rappresentata dall’epidemia di blue tongue tra gli ovini, le capre e le mucche in Valle d’Aosta ha reso necessario l’adozione di un piano d’azione mirato. La strategia prevede due fasi cruciali per contrastare la diffusione del virus responsabile della febbre catarrale degli ovini. Innanzitutto, è fondamentale concentrarsi sul controllo del moscerino vettore attraverso controlli accurati e trattamenti antiparassitari mirati. Una volta limitata la circolazione del virus, anche grazie alle basse temperature invernali, si potrà valutare l’opportunità di avviare una campagna di vaccinazioni su larga scala, partendo dagli ovini.Le decisioni emerse da incontri operativi dell’assessorato regionale alla Sanità con gli allevatori dell’Arev e da dibattiti istituzionali evidenziano la necessità di coordinare azioni tempestive e efficaci. In particolare, durante un question time al Consiglio Valle, è emersa l’importanza di garantire l’approvvigionamento delle dosi necessarie per il vaccino contro la blue tongue. L’assessore alla Sanità ha chiarito che le dosi non saranno direttamente disponibili alla Regione Piemonte ma saranno depositate sul territorio regionale da un distributore autorizzato.La possibilità per gli allevatori di acquistare i vaccini tramite una ricetta veterinaria valida presso un distributore autorizzato rappresenta un passo importante verso la gestione efficace dell’emergenza. Inoltre, sia in Valle d’Aosta che in Piemonte sono consentite le vaccinazioni volontarie senza oneri a carico degli enti pubblici. L’assessorato alla Sanità valdostano si impegna a individuare le modalità per reperire le dosi necessarie, dando priorità agli ovini per proteggere il patrimonio zootecnico locale.È essenziale coinvolgere attivamente gli allevatori nelle decisioni future riguardanti il piano di vaccinazioni, garantendo loro libertà nella scelta di proteggere i propri animali. Il presidente dell’Arev sottolinea l’importanza della cooperazione tra istituzioni e operatori del settore zootecnico per affrontare con successo la sfida rappresentata dalla blue tongue. Un approccio integrato che preveda l’intervento dell’Usl nell’acquisizione delle dosi vaccinali potrebbe rappresentare la soluzione ottimale per tutelare la salute degli animali e preservare il tessuto economico legato all’allevamento nella regione.

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