18 aprile 2025 – 20:10
Durante la sessione della quarta commissione del Consiglio Valle dedicata all’audizione dei vertici di Finaosta sul caso CVA, è emerso un possibile conflitto d’interesse per l’attuale direttore dell’azienda energetica Enrico De Girolamo. Il capogruppo dell’Union valdotaine Aurelio Marguerettaz ha presentato un documento contenente informazioni rilevanti e cifre da verificare, riassunte nei cosiddetti ‘Appunti utili alla valutazione di eventuali conflitti d’interesse’.I passaggi che hanno portato all’acquisizione della ‘Nuova energia’ da parte di CVA Smart energy sono stati sintetizzati nel documento. Made energy ha acquistato il 28% dal 20% di proprietà dell’ex direttore generale Enrico De Girolamo per un milione e 580.000 euro. Tre mesi dopo, ovvero il 26 luglio 2023, la stessa società lo ha venduto a CVA Smart al 31%, ma la cifra è stata di 3 milioni e 135.995 euro. La plusvalenza in tre mesi si aggira intorno ad un milione e 252.511 euro.La partecipazione era posseduta da una società di proprietà del direttore generale al 95% ed è stata ceduta a un milione e 580.000 euro, per poi essere acquistata dalla stessa azienda CVA tre mesi dopo per due milioni e 832.511 euro. La questione è stata affrontata anche nella lettera inviata dal precedente presidente di Finaosta Nicola Rosset e nella risposta dell’azienda.Il capogruppo Marguerettaz ha sottolineato l’importanza della valutazione di eventuali conflitti d’interesse, evidenziando che la situazione va chiarita per garantire trasparenza ed equità. La commissione continua a prendere posizione e a esercitare il suo ruolo nell’attuale contesto.De Girolamo ha sottoposto al consiglio i documenti necessari per valutare la situazione, dimostrando volontà di collaborare ed evitare ogni possibile conflitto d’interesse. Tuttavia, l’accusa sollevata da Marguerettaz sembra avere un fondamento.Tutto questo sta creando nuove discussioni riguardanti potenziali risvolti in campo politico e amministrativo all’interno di Finaosta e CVA.
