La pubblicazione sul quotidiano Domani dei messaggi inquietanti mette a nudo le dinamiche oscure che hanno accompagnato il processo e suscita una sensazione di incredulità. Le rivelazioni confermano i dubbi sollevati sin dall’inizio, ormai corroborati dalle stesse prove raccolte nel corso dell’indagine. È vero che scelte discutibili operate dal Tribunale, spinte da richieste del Pubblico Ministero, hanno reso possibile il mantenimento del segreto su queste conversazioni fino a oggi.In questa circostanza, non possiamo non pensare all’urgenza di conoscere la verità su quanto accaduto. Ecco perché l’intervista rilasciata dal cardinale Angelo Becciu alla pubblicazione sul quotidiano Domani delle chat tra le ex dipendenti dell’Apsa, Francesca Immacolata Chaouqui e Genoveffa Ciferri, e del promotor giudiziario Alessandro Diddi, mette ulteriormente a nudo i meccanismi di potere che hanno agito in oscurità durante l’indagine.Ma il processo alla ex direttore generale dell’Apsa non è solo un caso di corruzione e malaffare. Si tratta di qualcosa di più profondo, ossia la pervasiva infiltrazione della corruzione nella società. La sentenza del Tribunale dei pentiti si limita a confermare i fatti già emersi nell’inchiesta condotta dall’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (Aisi). Tuttavia, le indagini hanno rivelato come una rete di corruzione avvolgesse anche la Curia Romana.
Emergono le dinamiche oscure del processo alla ex direttore generale dell’Apsa.
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