Entrate da autovelox in Italia: incassi record e criticità nell’utilizzo dei dispositivi di controllo velocità

Le entrate derivanti dagli autovelox continuano a rappresentare una fonte consistente di introiti per le amministrazioni locali in diverse regioni italiane, da nord a sud della penisola. Tuttavia, emergono sempre più segnalazioni riguardo all’utilizzo discutibile di tali strumenti di controllo della velocità, con casi che destano particolare preoccupazione. L’associazione Assoutenti ha condotto un’analisi dettagliata dei dati pubblicati dal ministero dell’Interno relativi alle sanzioni stradali, mettendo in luce varie anomalie legate alla gestione degli autovelox. Il governo ha recentemente adottato una normativa volta a regolamentare l’installazione di tali dispositivi, specificando che saranno mantenuti solo nei punti critici per la sicurezza stradale. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato che non sarà più consentito posizionare autovelox in maniera fraudolenta o abusiva.Un esempio lampante di abuso è rappresentato dal piccolo comune di Colle Santa Lucia nelle Dolomiti, che ha incassato cifre considerevoli grazie al solo autovelox presente sul suo territorio. Anche i comuni del Salento hanno registrato incassi rilevanti nel 2023 grazie ai dispositivi di rilevazione automatica della velocità. In particolare, quattro comuni hanno totalizzato oltre 8,7 milioni di euro (4.770.631 euro Galatina, 1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino e 898.986 euro Melpignano).Altri esempi significativi riguardano tre comuni ubicati lungo la strada statale 372 Telesina tra Caianello e Benevento, nota per la presenza diffusa di autovelox, che hanno generato complessivamente 2,3 milioni di euro. Analogamente, lungo la via Flacca nel sud laziale si sono registrati notevoli incassi: Terracina ha ottenuto 2.177.914 euro, Formia 506.886 euro e Gaeta 365.326 euro grazie ai dispositivi di controllo della velocità.Questi dati evidenziano la necessità di vigilare attentamente sull’utilizzo degli autovelox al fine di garantire trasparenza ed equità nelle sanzioni stradali e preservare l’effettiva sicurezza delle infrastrutture viarie senza trasformare tali strumenti in una sorta di “tassa occulta” per i cittadini.