09 agosto 2024 – 11:20
La lite tra quattro uomini a Brusasco, sulla collina chivassese, ha avuto un epilogo tragico che ha scosso la comunità locale. Gianfranco Trombadore, 55 anni, fratello dell’ex sindaca Luciana Trombadore e titolare di un’azienda specializzata nella produzione di pallet e pellet, è stato vittima di un incidente mortale nel cortile della sua attività in via Verrua Savoia. Le circostanze del decesso sono al centro di un’indagine per omicidio preterintenzionale condotta dai carabinieri di Chivasso sotto la supervisione del pm Mattia Cravero della procura di Ivrea.Si ipotizza che tre persone siano coinvolte nell’accaduto e che, durante una discussione accesa, abbiano spinto Gianfranco senza l’intenzione di causargli gravi danni o addirittura ucciderlo. Tuttavia, non si esclude neanche la possibilità che il tragico evento sia stato causato da un colpo inferto involontariamente. I tre individui coinvolti sono stati denunciati a piede libero: due uomini residenti a San Mauro e una donna residente a Settimo Torinese.L’esame esterno effettuato sul corpo della vittima dal medico legale Mario Apostol sembrerebbe escludere lesioni interne rilevanti, ma ulteriori approfondimenti medico-legali sono in corso per chiarire le cause precise della morte. Inoltre, gli inquirenti stanno cercando di comprendere cosa abbia scatenato la lite tra il gruppo e l’imprenditore: si ipotizza che possa essere legata a questioni finanziarie come un presunto debito, ma al momento le autorità procedono con cautela nelle loro valutazioni.Durante le indagini condotte nel cortile dell’azienda dove si è verificato il tragico episodio, i carabinieri hanno setacciato ogni dettaglio e interrogato il dipendente bengalese che avrebbe assistito alla violenta discussione. La dinamica dell’incidente rimane al centro delle indagini: gli inquirenti stanno cercando di determinare se la caduta fatale sia stata accidentale o provocata da uno dei presenti sul luogo.La comunità locale è sgomenta davanti a questa drammatica vicenda che ha segnato profondamente la tranquilla realtà di Brusasco.