07 ottobre 2024 – 13:46
Il terribile e spaventoso episodio avvenuto nell’agro di Gravina in Puglia ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Un uomo di 65 anni, Giuseppe Lacarpia, è stato fermato dalla polizia con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato nei confronti della sua stessa moglie, Maria Arcangela Turturo, di 60 anni. La vicenda ha dell’incredibile: Lacarpia avrebbe dato fuoco all’auto su cui si trovava la donna, causandole ustioni gravissime. Non contento, una volta che la moglie è riuscita a fuggire dalla vettura in fiamme, l’uomo l’ha raggiunta e brutalmente uccisa a mani nude.La ricostruzione dei fatti da parte delle autorità rivela un quadro agghiacciante: dopo aver appiccato il fuoco all’auto con la moglie al suo interno, Lacarpia ha attaccato la donna una volta fuori dal veicolo. L’ha immobilizzata sull’asfalto in posizione supina, schiacciandola con il peso del suo corpo e premendo violentemente sul suo addome fino a provocarle fratture letali allo sterno e alle costole. Questa violenza insensata ha determinato la compressione del cuore della povera vittima, portandola alla morte in ospedale nonostante i tentativi del personale medico di salvarla.La tragica fine di Maria Arcangela Turturo è stata raccontata alla figlia e alle autorità prima che spirasse nel reparto ospedaliero. Testimoni oculari hanno assistito impotenti a questa scena orribile, uno dei quali ha documentato l’accaduto tramite un video sul proprio cellulare. La comunità locale è sotto shock per un crimine così atroce commesso da chi avrebbe dovuto proteggere e amare quella donna. Giuseppe Lacarpia dovrà ora rispondere davanti alla legge per questa barbarie senza senso che ha spezzato una vita innocente in modo così crudele e spietato.
