03 luglio 2024 – 12:12
L’episodio avvenuto al parco Giordano Sangalli a Tor Pignattara, nella periferia di Roma, ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Ciò che è iniziato come una semplice lite tra bambini per un pallone si è trasformato in una brutale escalation di violenza, con insulti razzisti, spintoni e persino bottigliate coinvolgendo genitori e passanti innocenti. La situazione si è rapidamente aggravata coinvolgendo sempre più persone appartenenti ai due gruppi in conflitto.La comunità si è mobilitata contro il razzismo, organizzando un presidio nel parco intitolato a Giordano Sangalli, giovane partigiano caduto a soli 17 anni durante la battaglia del Monte Tancia. I cittadini e le istituzioni hanno risposto all’appello dell’Anpi e dell’Arci per condannare fermamente ogni forma di discriminazione e violenza.La domenica sera fatale ha visto protagonisti bambini indiani che hanno chiesto indietro il loro pallone ad altri coetanei romani. Il rifiuto di restituire il pallone ha scatenato una reazione a catena che ha portato alla violenta altercazione tra i genitori dei bambini coinvolti. Le parole offensive sono presto sfociate in gesti aggressivi, culminando nell’aggressione fisica di due genitori indiani e un passante bangladese.I carabinieri della compagnia Casilina stanno conducendo un’indagine approfondita per fare luce sull’accaduto e identificare gli autori delle aggressioni. Al momento non emergono motivazioni pregresse alla base della violenza, tuttavia tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti, compresa quella di un possibile reato a sfondo razziale. La comunità locale si stringe attorno alle vittime e condanna con fermezza ogni atto di intolleranza e discriminazione.