Episodio razzista contro street artist siciliano: indignazione e impegno per l’inclusione

13 luglio 2024 – 20:30

Un episodio di natura razzista ha preso di mira Giulio Rosk, un street artist siciliano di 36 anni, noto a livello internazionale per un murale monumentale realizzato nel 2022 a Nichelino, Torino, su iniziativa dell’amministrazione locale. Nell’opera intitolata “Rejoice”, compare una giovane ragazza di colore intenta a sfogliare un libro dedicato alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, simbolo della città. Il messaggio discriminatorio è stato reso pubblico da Rosk stesso attraverso Instagram. Il contenuto del messaggio critico recitava: “Non sarebbe stato più appropriato rappresentare una bambina bianca? Vada in Sicilia a dipingere il ricambio etnico; nella nostra città non è gradito. Chiunque abbia sostenuto questo progetto incarna il male dei nostri tempi. Livelli estremi di ignoranza.” Il commento indignato dello street artist è stato: “È inaccettabile che nel 2024 ci siano ancora individui capaci di discriminare sulla base del colore della pelle. Ci impegneremo costantemente affinché queste persone rimangano una minoranza e per costruire una società fondata su giustizia, inclusione e tolleranza. Rejoice”. Rosk aveva presentato l’opera su Instagram come un omaggio alla bambina senegalese che aveva conosciuto durante un progetto a Palermo. La decisione di portarla con sé a Nichelino era motivata dalla forza e dall’energia straordinarie che il luogo emanava, riflesso dell’amministrazione comunale devota alla propria comunità. Già durante la realizzazione del murale nel 2022 si era scatenata una polemica: un consigliere comunale esponente di Fratelli d’Italia, pur riconoscendo il valore artistico dell’opera, aveva sollevato dubbi sui social network riguardo alla scelta della giovane senegalese come protagonista, suggerendo l’ipotesi di raffigurare invece una bambina ucraina data la situazione storica del momento.

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