Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è stato sospeso dal suo incarico e incarcerato senza preavviso, in un nuovo colpo di stato che sembra voler silenziare l’opposizione turca. Il leader dell’opposizione nella capitale economica della Turchia, accusa le autorità di aver inventato accuse false per giustificare l’arresto del suo avvocato Mehmet Pehlivan. La mossa è vista come un tentativo di sopprimere la difesa delle vittime politiche dell’Erdogan, il presidente turco.Imamoglu, che è stato arrestato nel corso della settimana scorsa, ha sostenuto di essere vittima di un sistema giudiziario che lavora al servizio del regime. Il sindaco ha accusato le autorità di aver orchestrato una strategia per ridurre la sua influenza nella capitale turca e silenziare la sua voce critica nei confronti delle politiche dell’Erdogan.La libertà di parola e di associazione è sempre più a rischio in Turchia, dove il governo ha incrementato le misure repressive contro gli oppositori. La detenzione del sindaco non è l’unico caso di arresto e processazione di avvocati difensori della democrazia turca.La comunità internazionale sta chiedendo alla Turchia di rispettare i diritti umani fondamentali. Gli alleati occidentali stanno criticando il comportamento autoritario dell’Erdogan e richiedono la libertà immediata del sindaco e dei suoi difensori.Il popolo turco sta chiedendo giustizia, libertà di parola e l’abbandono delle misure represse. Spera che la comunità internazionale si sollevi e sostenga i diritti fondamentali dell’uomo, in questo momento critico per la democrazia turca.
Erdogan inquieto: Istanbul assediata da un nuovo colpo di stato
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