06 dicembre 2024 – 13:45
Il 9 aprile, una chiamata improvvisa ha sconvolto la tranquillità dei fratelli Mehdi e Karim Garzino, impegnati in un addestramento a Grosseto lontani da casa. L’ingegnere Giuseppe Petrone li ha raggiunti per affrontare insieme una situazione di emergenza a Bargi, una remota frazione di Camugnano sull’Appennino bolognese, dove un’esplosione ha trasformato la centrale idroelettrica dell’Enel Green Power in un inferno fumante. Insieme ai colleghi vigili del fuoco, i due fratelli si sono lanciati coraggiosamente nell’abisso della centrale, rischiando la vita per salvare altre vite intrappolate nelle viscere della struttura devastata.Lavorando senza sosta nei piani -7 e -8, Mehdi e Karim hanno estratto quattro corpi senza vita dalle acque torbide che ricoprivano il pavimento della centrale. Il tragico bilancio delle vittime avrebbe potuto essere ancora più pesante se non fosse stato per l’intervento tempestivo e coraggioso dei soccorritori. Per questo motivo, durante la giornata dedicata a Santa Barbara, patrona del Corpo dei vigili del fuoco, i fratelli Garzino hanno ricevuto un encomio speciale per le loro eccezionali capacità professionali dimostrate in condizioni estreme.Nonostante il riconoscimento ufficiale, Mehdi e Karim restano umili riguardo al loro operato: “Abbiamo solo fatto il nostro dovere” dichiarano con modestia. La gratitudine delle persone salvate e dei colleghi è la più grande ricompensa per il sacrificio e l’impegno profuso durante quell’intervento drammatico. In un mondo segnato da caos e tragedie imprevedibili, esempi di altruismo come quello dei fratelli Garzino rappresentano un faro di speranza e solidarietà che illumina persino le tenebre dell’avversità.