“Esclusione di Vittorio Sgarbi al Salone del Libro: polemiche sulla par condicio e la libertà artistica”

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Il Salone del Libro di Torino ha deciso di escludere Vittorio Sgarbi, candidato per Fratelli d’Italia nella circoscrizione Italia Meridionale alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno. Questa decisione ha suscitato grande amarezza in Sgarbi, che ha espresso il suo disappunto tramite una nota ufficiale. La presentazione del suo libro su Michelangelo intitolato “Stupore e paura”, edito da La nave di Teseo, era programmata per domenica 12 ma è stata annullata a causa della sua candidatura elettorale.Sgarbi ha sottolineato che la casa editrice gli ha assicurato che si tratta più di una regola non scritta che impedisce ai candidati in campagna elettorale di presentare libri durante eventi come il Salone del Libro, piuttosto che una censura diretta nei suoi confronti. Ha anche fatto riferimento al caso di Scurati, evidenziando le differenze tra le due situazioni.La decisione di escludere Sgarbi solleva interrogativi sul concetto di par condicio e sulle limitazioni imposte ai candidati politici in termini di partecipazione ad eventi culturali. Resta aperta la discussione su come bilanciare i diritti dei candidati con la libertà artistica e culturale, soprattutto in contesti pubblici come fiere del libro.

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