La procura di Prato ha emesso avvisi di garanzia nei confronti della società Eni spa e di nove individui, sette dei quali dirigenti di Eni e due appartenenti alla società appaltatrice Sergen. Le accuse riguardano l’omicidio colposo plurimo, il disastro colposo e le lesioni personali in relazione all’esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 presso il deposito Eni di Calenzano, in provincia di Firenze. Questo tragico evento ha causato la perdita di cinque vite umane e danni materiali considerevoli. Il procuratore Luca Tescaroli ha reso pubbliche queste informazioni, evidenziando la gravità delle responsabilità ipotizzate nei confronti dei soggetti coinvolti. La vicenda rappresenta un caso emblematico che pone in luce la necessità di garantire la massima sicurezza negli ambienti lavorativi e di perseguire con determinazione eventuali violazioni delle norme a tutela della salute e dell’incolumità delle persone.
Esplosione a deposito Eni: avvisi di garanzia per omicidio colposo e disastro.
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