02 dicembre 2024 – 13:45
La sera del 12 maggio, mentre osservava la sua finestra dalla strada, un uomo di trentaquattro anni ha sfondato la porta di casa con violenza. Si era barricata nella camera da letto insieme al suo nuovo fidanzato, ma l’uomo, in preda a una folle rabbia, gridava minacce di morte. Questo episodio ha ricordato agli investigatori il clima di terrore del celebre film Shining. La Procura racconta un’esplosione di follia e violenza che sarebbe stata solo l’ultimo atto di una serie di abusi subiti dalla donna.Il metalmeccanico è stato condannato a sette anni e otto mesi per tentato omicidio e maltrattamenti. La vittima ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino, temendo per la propria vita e quella dei suoi cari. Durante il processo, ha rivelato i maltrattamenti subiti durante la relazione durata sei anni: picchi violenti per motivi futili, minacce di suicidio dopo la rottura e un controllo ossessivo sulle sue azioni quotidiane.La donna ha confessato che l’uomo diventava sempre più violento e possessivo dopo aver saputo della sua serata in discoteca con un amico. Ogni errore veniva punito con violenza fisica o psicologica, spesso sotto l’effetto dell’alcol. Dopo aver ricevuto un mazzo di fiori e un peluche come segno di pace, lei li ha gettati via senza esitazione. Pochi istanti dopo, si è trovata ad affrontare la furia dell’uomo che voleva ucciderli entrambi.Questa storia drammatica mette in luce il ciclo insidioso degli abusi domestici e l’importanza di denunciarli per porvi fine. La donna ora cerca giustizia per le sofferenze subite e spera che la sua testimonianza possa essere d’esempio per altre vittime silenziose.