10 settembre 2024 – 15:45
Il dibattito politico si spinge oltre, trasferendo la discussione in nuove sedi istituzionali. È quasi pronto l’esposto che verrà presentato alla Corte dei Conti e alla Procura riguardante la consigliera del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato. Al centro dell’attenzione c’è il fondo Vita nascente, le risorse destinate dalla Regione Piemonte alle donne in gravidanza o con figli di età inferiore ai tre anni. Le associazioni pro-vita che partecipano ai bandi sono responsabili della gestione di tali fondi: nel 2022 sono stati stanziati 460 mila euro, due milioni nel 2023 e 940 mila euro per il 2024.Il documento consultato dagli avvocati della consigliera regionale intende fare chiarezza sulle modalità di assegnazione di tali finanziamenti alle donne: l’utilizzo dei fondi è oggetto di discussione, le rendicontazioni non sono supportate da criteri obiettivi, sottolinea Disabato. Oltre al 25% che le organizzazioni non-profit possono utilizzare per sé stesse, come personale e attività di comunicazione, stampa di volantini e promozione, mancano linee guida chiare su come erogare i finanziamenti alle donne e alle loro famiglie: è necessaria maggiore trasparenza sul versante economico.Queste misure, come ad esempio la Stanza dell’ascolto presso il Sant’Anna, sembrano avere come unico obiettivo quello di limitare l’autodeterminazione delle donne anziché costruire politiche strutturali incentrate su servizi per l’infanzia, contributi economici integrativi all’assegno unico e welfare. Si tratta solamente di misure tampone, conclude la capogruppo del M5S.
