Estradizione di El Nini: duro colpo al cartello di Sinaloa

Un importante passo è stato compiuto nella lotta al traffico di droga internazionale con l’estradizione negli Stati Uniti di Nestor Isidro Perez Salas, noto come El Nini, membro chiave del cartello di narcotrafficanti di Sinaloa in Messico. La decisione è stata annunciata dal procuratore generale Merrick Garland, il quale ha espresso gratitudine al Messico per la collaborazione fornita. Perez Salas è stato identificato come uno dei principali esecutori del cartello, responsabile di atti violenti tra cui omicidi, rapimenti e torture ai danni di avversari o testimoni che minacciavano il traffico illegale gestito dalla organizzazione criminale.Il presidente Joe Biden ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nel contrastare l’epidemia legata al fentanil e alle droghe sintetiche, che hanno causato numerose vittime sia negli Stati Uniti che a livello globale. Perez Salas, stretto collaboratore di uno dei figli del celebre signore della droga El Chapo, è stato catturato lo scorso novembre a Culiacan, città situata nel nord-ovest del Messico. Secondo i dati del Centro per il Controllo delle Malattie degli Stati Uniti (CDC), nell’anno precedente ben 107.000 persone hanno perso la vita a causa di overdose da fentanil in territorio statunitense.L’estradizione di un elemento così significativo all’interno dell’apparato criminale rappresenta un duro colpo per il cartello di Sinaloa e conferma l’impegno congiunto delle autorità nel contrastare il dilagante problema legato al traffico illegale di sostanze stupefacenti. La cooperazione tra gli Stati Uniti e il Messico si conferma essenziale nella lotta contro le organizzazioni criminali transnazionali che minacciano la sicurezza e la stabilità dei due Paesi. Il caso di Perez Salas evidenzia ancora una volta la necessità di una stretta collaborazione internazionale per affrontare con determinazione le sfide legate al crimine organizzato su scala globale.