Europa al bivio tra riarmo e crescita, il bilancio di 800 miliardi potrebbe avere gravi conseguenze.

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La Europa sta imboccando una strada pericolosa, quella del riarmo su vasta scala, con un bilancio di 800 miliardi di euro che potrebbe portare ad un aumento degli armamenti e delle spese militari a danno della crescita economica e sociale. È questo il messaggio forte e chiaro lanciato ieri dalle manifestazioni contro il riarmo europeo, cui hanno partecipato migliaia di persone.Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha condannato fermamente questa politica, definendola “una follia”. Secondo lui, l’approvazione del piano di riarmo senza un mandato chiaro e preciso da parte dell’Italia è stato un altro grave errore del governo Meloni. La decisione di approvare il piano di riarmo è stata criticata anche per la mancanza di una chiara strategia sulla sicurezza europea, che dovrebbe essere volta alla cooperazione e alla diplomazia piuttosto che allo scontro militare. Inoltre, si prevede un aumento delle spese militari a scapito della spesa pubblica in settori strategici come la sanità, l’istruzione e l’inquinamento.La questione del riarmo europeo ha sollevato anche preoccupazioni tra i paesi membri dell’UE, che si chiedono se il piano di riarmo sia coerente con gli obiettivi di difesa comune stabiliti dalla UE e con l’articolo 42 della trattato di Lisbona.È importante ricordare che la pace è una questione umana, quindi occorre dare priorità alla diplomazia e alla cooperazione internazionale per risolvere i conflitti piuttosto che a un aumento degli armamenti.

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