Europa chiede ai membri una rivoluzione strategica per Pnrr

Nel corso di un’importante conferenza tenuta a Riga, il comitato dell’economia europea ha sollecitato i membri a rivedere attentamente la loro strategia di recupero e resilienza, con l’obiettivo di valutare criticamente ogni progetto d’investimento. In particolare, si invita a considerare gli investimenti che potrebbero non essere completati entro la scadenza prevista per agosto 2026. Questo può essere il caso quando un progetto è troppo ambizioso o ha requisiti troppo elevati e quindi non realizzabile nel termine stabilito.In questi casi, suggerisce l’Unione europea, i membri potrebbero riconsiderare alcuni dei loro piani di investimento e decidere se eliminarli del tutto. Questa decisione dovrebbe essere presa in funzione delle esigenze reali dei Paesi membri, per adattarsi al contesto economico locale e nazionale.Il modo più efficiente per farlo sarebbe probabilmente quello di identificare i progetti che hanno le maggiori probabilità di successo e di finanziamento. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di suddividere questi grandi progetti in fasi più piccole, facili da realizzare con gli strumenti di cui si dispone al momento.Una volta identificati i possibili punti deboli del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), i membri potrebbero valutare la possibilità di inserire nuovi progetti più pratici, ma comunque efficaci. È il caso di ricordare che l’Unione europea è disposta a fornire ulteriori strumenti per finanziare gli investimenti pubblici in tutti i settori dell’economia.Questo, a mio parere, potrebbe essere il momento giusto per le istituzioni europee di fare sentire la loro presenza.