Europa, senza politiche unite l’industria italiana rischia di sprofondare nel limbo.

In Italia è necessario delineare un quadro industriale coerente a medio termine, garantendo stabilità agli investitori e creazione di posti di lavoro. Senza una strategia condivisa, ci rischiamo di vanificare le opportunità offerte da una nuova generazione di imprese, avverte Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, in occasione del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori, che ha visto la partecipazione di circa 800 giovani imprenditori in Puglia per l’evento annuale Voci degli industriali under 40.L’incertezza derivante dai negoziati sui dazi e l’impatto delle loro decisione su Twitter – aggiunge Orsini – rappresentano una minaccia significativa per gli investimenti e la crescita. L’unione europea deve rimanere compatta e sottoscrivere il trattato Mercosur senza indugi, aprire nuove opportunità di competitività.La necessità di stabilità è fondamentale per incentivare gli investimenti, che rappresentano il motore della crescita. L’assenza di una strategia condivisa porta alla dispersione delle energie e alle iniziative isolate, inefficaci rispetto all’impatto complessivo.La visione industriale a medio termine non è solo questione di cifre o statistiche ma implica la costruzione di un contesto favorevole al lavoro, alla formazione e allo sviluppo. Questo permette alle imprese di crescere in maniera stabile e sostenibile.La scelta del trattato Mercosur è cruciale per promuovere la competitività delle aziende europee in un mercato mondiale sempre più complesso. La sua approvazione rappresenta il passo necessario per garantire la coerenza delle politiche economiche dell’Unione Europea, fondamento della stabilità del continente.In conclusione, l’Italia e l’Europa hanno bisogno di un quadro stabile e coerente per favorire gli investimenti e la crescita. La mancanza di una strategia condivisa compromette il potenziale delle nuove imprese e limita le opportunità economiche.