02 marzo 2025 – 15:34
La recente rappresentazione scandalosa che si è svolta nello Studio Ovale venerdì scorso ha avuto un impatto significativo, costringendoci a confrontarci con la realtà che l’Europa è sola. Il futuro dell’Atlantico, che unisce le due sponde dell’oceano dal 1941, è incerto e richiede il mantenimento della fiducia e la costruzione di ponti ovunque sia possibile farlo.L’episodio riguardante Trump e Zelensky ha rappresentato un forte campanello d’allarme non solo per le cancellerie europee, ma anche per i popoli di una comunità che rischia ora di essere schiacciata tra regimi autoritari, guerre commerciali e chi pratica logiche di potere.L’Europa deve risvegliarsi e farlo immediatamente. È giunto il momento di comprendere la nostra identità collettiva. Le istituzioni, le parti sociali, la politica e i partiti devono dimostrare se sono all’altezza dell’ideale che perseguono dal 1950, un ideale che in questi decenni ha portato pace, prosperità, stabilità e democrazia ma che non ha ancora raggiunto il traguardo degli Stati Uniti d’Europa.L’appello di Michele Serra a scendere in piazza per lanciare uniti questo grido è più che opportuno: è necessario ed urgente. La Cisl sarà presente senza bandiere se non quella stellata dell’Unione Europea ma con le proprie idee. Un’integrazione sociale, politica ed economica è imprescindibile e non può più attendere. È necessaria una nuova governance che superi il vincolo dell’unanimità con politiche integrate su industria, energia e servizi oltre alla riforma di un patto di stabilità recessivo.Inoltre, occorre dare voce al popolo europeo che si trova avanti rispetto alle istituzioni che lo rappresentano. Esso vive il sentimento europeo e percepisce il rischio che questo progetto possa essere distrutto da nuovi imperialismi esterni ed estremismi interni. Dobbiamo combattere affinché ciò non accada riaffermando il sostegno all’Ucraina e difendendo la libertà, la democrazia, il diritto internazionale e l’autodeterminazione dei popoli.Per queste ragioni la Cisl sarà a Roma il 15 marzo in una manifestazione unitaria che includerà tutte le sensibilità presenti nella società contemporanea.