La comunità montana di El Palmito, situata nella Sierra di Sinaloa, ha vissuto un’evacuazione all’alba orchestrata dalla Segreteria di difesa nazionale (Sedena) a causa delle violente contese tra gruppi armati al confine con Durango. Circa 200 persone, incluse anziani, uomini, donne e bambini, sono state trasferite dalle zone colpite dagli scontri utilizzando due camion e furgoni militari della Sedena alle prime luci del giorno. L’esercito messicano ha confermato che il bilancio delle vittime è salito a 32 a seguito dell’escalation di violenza che ha colpito la regione di Sinaloa dopo lo scoppio del conflitto tra Los Chapitos e Los Mayos la settimana precedente.Questi due gruppi rappresentano le fazioni nate dalla divisione del cartello di Sinaloa e sono associati rispettivamente a Joaquín ‘el Chapo’ Guzmán e Ismael ‘el Mayo’ Zambada, entrambi attualmente detenuti negli Stati Uniti. Dei 32 decessi riportati fino ad ora, ben ventidue si sono verificati nella capitale Culiacán, considerato il cuore storico del Cartello di Sinaloa. La situazione è ulteriormente complicata dall’arresto di Zambada avvenuto il 25 luglio scorso insieme a Joaquín Guzmán Lopez, uno dei figli del Chapo. Alcuni media messicani e statunitensi hanno ipotizzato che Guzmán Lopez abbia tradito Zambada.La comunità locale è stata costretta a fronteggiare una realtà cruda e violenta dovuta alla guerra tra i cartelli criminali che sta minando la sicurezza e la stabilità della regione. Le autorità stanno lavorando per garantire la protezione dei cittadini evacuati e per riportare la calma in un contesto segnato da conflitti armati e vendette interne al mondo della criminalità organizzata.
Evacuazione di massa nella Sierra di Sinaloa: 32 morti e tensione tra i cartelli criminali
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