Un gruppo di circa 200 ex dirigenti della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che hanno avuto esperienze lavorative con la CIA, ha redatto una lettera indirizzata ai vertici delle commissioni intelligence della Camera e del Senato. Nella missiva, resa nota dall’ANSA, esprimono profonda preoccupazione riguardo agli incentivi offerti agli agenti dell’agenzia per gli esodi volontari. I firmatari denunciano l’utilizzo di un linguaggio ambiguo e orwelliano per giustificare questa operazione, sottolineando la necessità di un intervento urgente.Nel documento si mette in guardia sulle possibili conseguenze negative di queste politiche, evidenziando il rischio di creare un vuoto nell’intelligence e compromettere le collaborazioni con gli agenti segreti degli alleati nel contrasto alle minacce provenienti da paesi come Cina, Russia e Iran. Gli ex dirigenti sottolineano l’importanza di preservare l’efficacia e l’integrità delle attività di intelligence per garantire la sicurezza nazionale e internazionale.La lettera evidenzia inoltre la necessità di affrontare con determinazione le sfide attuali nel campo dell’intelligence, richiamando all’attenzione dei responsabili politici la gravità della situazione e la complessità dei rischi in gioco. Si auspica un dibattito approfondito e una revisione delle politiche adottate al fine di assicurare una gestione oculata delle risorse umane e finanziarie destinate all’intelligence statunitense.
“Ex dirigenti della sicurezza nazionale esprimono preoccupazione sulle politiche dell’intelligence USA”
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