La famiglia dell’attentatore responsabile della tragica morte di 14 persone a New Orleans si è trovata improvvisamente catapultata in un vortice di incredulità e disperazione. Il fratello, Abdur Jabbar, ancora sotto shock per quanto accaduto, ha descritto l’uomo che conosceva come gentile e pacato, incapace di commettere un gesto così estremo e violento. Anche il padre, Rahim, ha espresso la sua totale sorpresa di fronte all’orrore compiuto dal figlio, sottolineando di non aver mai notato alcun segno di radicalizzazione in lui. “Qualcuno o qualcosa ha annebbiato la sua mente”, ha dichiarato Abdur con voce tremante.Shamsud-Din Jabbar, padre di tre figli provenienti da due matrimoni precedenti, era una figura enigmatica anche per i suoi familiari più stretti. Non aveva mai manifestato preoccupazioni o difficoltà finanziarie evidenti, mantenendo sempre un profilo discreto e riservato. La distanza emotiva tra i due fratelli si era attenuata dopo l’ictus che aveva colpito il padre due anni prima, portandoli a riallacciare i rapporti e a cercare una forma di riavvicinamento.L’enigma della radicalizzazione dell’attentatore rimane irrisolto agli occhi dei suoi cari, che si aggrappano al ricordo dell’uomo affettuoso e premuroso che credevano di conoscere. La comunità locale è sconvolta dall’accaduto e cerca risposte in un labirinto di motivazioni oscure e incomprensibili. Mentre le autorità indagano sulle circostanze che hanno portato a tale tragedia, la famiglia dell’attentatore cerca ancora di elaborare il dolore e lo smarrimento causati da un gesto tanto insensato quanto devastante per tutti coloro coinvolti.
Famiglia attentatore New Orleans sconvolta: l’enigma della radicalizzazione.
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