Famiglie piemontesi escluse dai voucher scuola: necessaria revisione dei criteri di assegnazione

Date:

12 settembre 2024 – 09:45

Sono oltre sessantamila le famiglie piemontesi che si trovano con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) inferiore a 26 mila euro all’anno e che sono state escluse dal beneficio dei voucher scuola. Questi voucher, che vengono distribuiti per sostenere i costi legati all’istruzione dei ragazzi, sono di due tipologie: uno destinato alla tassa di iscrizione e frequenza, che varia tra i 950 e i 2.150 euro a seconda delle condizioni economiche e della classe frequentata, e l’altro noto come “voucher b”, utilizzato per l’acquisto di libri di testo, materiale scolastico, trasporti pubblici e attività extracurriculari.Il sistema di assegnazione dei voucher attualmente in vigore si basa sulla logica del “primo arrivato, primo servito”, anziché considerare prioritariamente le reali necessità economiche delle famiglie. Questo ha portato a una situazione in cui molte famiglie con redditi bassi o proprietà limitate sono rimaste escluse dal beneficio. Tuttavia, la Regione Piemonte sta lavorando per rivedere questi criteri al fine di garantire una distribuzione più equa ed efficace dei voucher.Si sta valutando la possibilità di abbassare il limite Isee richiesto per accedere ai voucher al fine di includere un maggior numero di famiglie bisognose. La crescente inflazione e i costi sempre più elevati della vita rendono necessario un intervento mirato per sostenere coloro che si trovano in condizioni economiche difficili.Ogni anno si ripete la stessa dinamica: un gran numero di famiglie presenta domanda per ottenere i voucher scolastici, ma molte vengono escluse a causa delle limitazioni attuali. Nel 2023, ad esempio, circa 116 mila famiglie avevano fatto richiesta dei buoni scuola, ma solo poco più della metà aveva ottenuto il sostegno necessario.È fondamentale agire con tempestività per garantire che le risorse destinate all’istruzione siano distribuite in modo equo e mirato alle fasce più vulnerabili della popolazione piemontese. Solo attraverso una revisione accurata dei criteri di assegnazione sarà possibile assicurare un reale supporto alle famiglie che ne hanno bisogno.

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