Le famiglie delle vittime del tragico 7 ottobre hanno visto negato loro l’accesso alla tribuna degli ospiti della seduta plenaria della Knesset, in un episodio che ha suscitato tensioni e scontri con le guardie di sicurezza. Il Consiglio di ottobre, rappresentante di 1.500 famiglie in lutto e familiari degli ostaggi, ha chiesto con forza l’intervento immediato del presidente della Knesset Amir Ohana di fronte a questa ingiustizia. Nel frattempo, la Knesset si prepara a una sessione plenaria speciale in cui il primo ministro Benyamin Netanyahu affronterà le richieste dei legislatori riguardanti l’istituzione di una commissione statale d’inchiesta sulla tragedia dell’7 ottobre, una richiesta che gode del sostegno pieno del Consiglio di ottobre.Le famiglie delle vittime hanno già tenuto una conferenza stampa presso la Knesset per esprimere la necessità impellente di un’inchiesta statale sul caso. Si è saputo che avevano comunicato in anticipo agli ufficiali della Knesset che ben 40 persone avrebbero voluto assistere al dibattito nella galleria plenaria. La situazione si è fatta sempre più tesa quando le guardie hanno cercato di impedire loro l’ingresso, scatenando una rissa che ha coinvolto i manifestanti spinti e strattonati lungo le scale che portano alla tribuna degli osservatori.La richiesta di giustizia e verità da parte delle famiglie colpite da questa tragedia non può essere ignorata né soppressa. È fondamentale garantire loro il diritto di partecipare attivamente al processo decisionale e assicurare che ogni voce sia ascoltata e rispettata nel perseguimento della verità e della giustizia per quanto accaduto nell’oscura giornata dell’7 ottobre.
Famiglie vittime 7 ottobre chiedono giustizia alla Knesset
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