Fase 2, Centoz: “Non sarà possibile fare la spesa fuori dal proprio comune”

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Fase 2, ecco i chiarimenti legati alla possibilità di effettuare la spesa fuori dal proprio comune a partire dal 4 maggio

Tra i dubbi generati in seguito al discorso del premier Giuseppe Conte si è diffuso un quesito rimasto ancora irrisolto: dal 4 maggio sarà ancora vietato uscire dal proprio comune per fare la spesa?

In effetti, dopo un’attenta analisi del dpcm 26 aprile 2020 che avvia la fatidica fase 2, si rileva l’assenza di disposizioni legate a questo tema.

Date le circostanze, che evidenziano una mancanza di trattamento di questo argomento, si può dedurre che resteranno in vigore le prescrizioni adottate nel precedente decreto.

A conferma di questa interpretazione vi sono le parole del sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, il quale ha affermato in un messaggio Facebook che presumibilmente resteranno in vigore le limitazioni finora osservate sul tema della spesa fuori dal proprio Comune.

Pertanto, restando intatte le disposizioni adottate con il precedente decreto, l’unica ipotesi che consentirà di uscire fuori dal proprio comune per effettuare approvvigionamenti riguarderà il caso in cui “il proprio comune non disponga di punti vendita, o sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio” come esplicitato nelle faq #IoRestoaCasa presenti sul sito del Governo.

Infine il Ministero dell’Interno chiarisce anche che “si può considerare giustificato lo spostamento dal comune di residenza nel caso in cui il punto vendita per l’approvvigionamento di generi alimentari più vicino o più accessibile rispetto alla propria abitazione si trovi nel territorio di un comune confinante”. In ogni altro caso sarà vietato lo spostamento dal proprio comune per fare la spesa.

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